Maratona di Venezia, Mezza Maratona di Cagliari, Maratona di Melbourne

Mai Venice-Marathon fu così veloce, ma ancora una volta , sul traguardo in Riva Sette Martiri, sono piombate le frecce africane che hanno dominato la gara. E’ John KipKOrir Komen il vincitore della 24^ edizione della Maratona di Venezia conclusasi con un podio rigorosamente Keniano, dopo una gara senza sussulti dalla partenza di Stra fino all’imbocco del ponte della libertà, dove il trentunenne Komen, maratoneta da solo 3 anni e con un passato da calciatore, ha cambiato marcia staccando i sue connazionali Samoei e Cherono, chiudendo con il record della corsa 2h08’13”.
Molti i sardi alla partenza e ottime prove per Massimiliano Ruggiu di Porto Torres che chiude in 2h52’24” e per Giuseppe Cavallaro noto Furia che alla sua seconda maratona taglia il traguardo in 2h54’44”.
Per il nostro gruppo due partecipanti, Luigi Mundula (23^ maratona ) e Gavino Morittu (3^ maratona); presente anche Carlo Collu (Atletica Tempio) che a 60 anni corona il sogno di correre una maratona chiudendo in 4h02’.
Per quanto riguarda la mia gara posso affermare che forse è stata la mia più bella maratona degli ultimi 3 anni, nonostante la precaria preparazione sono riuscito a essere costante come non mai, riuscendo a correre con grande facilità, senza avvertire mai grande fatica e tenendo lo stesso ritmo nei punti maggiormente selettivi della gara, come le tre salite del Parco San Giuliano, il Ponte della Libertà , 4 km di asfalto terribili con Venezia in lontananza che sembra chiamarti e infine dal 40° chilometro i fatidici e durissimi 14 ponti che ti portano al traguardo.
Sino al 25 km abbiamo corso in modo rilassante e devo dire divertente insieme a Gavino, Orlando Todde e Alessandra Ceccarelli fermamente decisa a migliorare il suo personale sulla distanza come poi in realtà a fatto, chiudendo in 3h26’58”.
All’ingresso del Parco ho aumentato leggermente l’andatura, andatura che è rimasta costante da lì sino all’arrivo con un incremento negli ultimi tre chilometri che, nonostante la presenza dei ponti, ho corso a 4’37’’ di media.
Il passaggio lungo il Canal Grande è stato veramente emozionante con tantissimo pubblico che ti spingeva e ti dava tanta carica per finire la gara; io i ponti non li ho nemmeno visti e non li ho sentiti più di tanto.
Era strano sono arrivato com’ero partito, ritrovando il feeling con la maratona che pensavo di aver perso.
Ho chiuso a braccia alzate in 3h21’27” come sempre emozionato e felice, con il pensiero che forse osando un po’ di più, ancora qualche minutino si poteva limare, sarà per un'altra volta.
Discorso diverso per Gavino che ha chiuso in 3:45:10, con il quale ho passato 3 giorni stupendi .
Ha retto ad un buon ritmo sino al 35° poi il buio, forse questa è stata l’unica nota stonata del fine settimana veneziano.
Gavino merita e vale sicuramente un altro tempo. Lo merita perché non penso che esista master che faccia i sacrifici che fa’ lui, che trova dopo una giornata di duro lavoro, il tempo di allenarsi con qualità e quantità.
Forse in queste occasioni lo tradisce l’emozione, la stanchezza, non lo so, ma so di sicuro che non riesce a raccogliere quello che semina.
Peccato Gavì sarà per un'altra volta con l’augurio di vederti tagliare il traguardo felice a braccia alzate, sarà la tua festa, la festa di tutti.
Mentre a Venezia si correva la maratona, a Cagliari si svolgeva la 2^ edizione della Mezza Maratona.
Molti i nostri atleti al traguardo, ma da tutti solo grande delusione per una manifestazione mal organizzata e mal gestita, e a poco serve una bella maglietta, certamente non a salvare una gara che ben poco aveva di salvabile.
Percorso indecente, premi ancora di più, ristori durante e dopo gara semplicemente vergognosi, insomma da dimenticare e soprattutto da non ripetere.
Anche perché il maleducato popolo degli automobilisti cagliaritani ha dimostrato di non gradire affatto manifestazioni del genere, sarebbe ora che gli organi preposti, soprattutto per evitare che queste pessime figure danneggino in primis la loro immagine, vigilino e tutelino il popolo degli atleti isolani che con grandi sacrifici fanno i grandi numeri di queste gare.
D’altra parte cosa ci si poteva aspettare da un’organizzazione che mette nel programma un numero di fax inesistente, poi te ne da un altro che a giorni si attacca e a giorni no, organizzatori che sono irrecuperabili al telefono, e chi ti risponde ti manda a quel paese dicendo che lui non c’entra niente; sono stati fatti gli elenchi alla rinfusa, disordinati, un atleta iscritto ed un altro inviato con lo stesso modulo no; pettorali e chip che spariscono e l’atleta corre senza chip invalidando così il suo tempo.
I risultati ancora non sono presenti e quindi posso dirvi poco se non delle buone prestazione di Patrizia Mureddu , reduce da Orroli corsa il sabato precedente, di un Luca Sanna finalmente di nuovo in auge, di Roberto Langiu, dell’ottimo tempo di Andrea Burreddu e del personale di Ivo Collu; bravi Nicolò Spano, Enrico Solinas, Stefano Susini e Pierluigi Salis che ha corso con la febbre.
Forse qualcuno l’ho dimenticato ma scusatemi di questa mezza c’è poco da ricordare.
Infine, un elogio al nostro Bastiano Delogu che domenica 11 ottobre ha percorso la maratona di Melbourne, in Australia, chiudendo la gara in 4h5’23”, complimenti Bastiano. Luigi Mundula