mercoledì 3 giugno 2009

Maratona di Stocolma

Se mi chiedete di descrivere Stoccolma con una parola vi potrei dire “bellissima, pulita , vivibile e ricca di cose da fare e da vedere di parchi verdissimi ». Infatti è proprio così. La città è una metropoli internazionale con tanti negozi, ristoranti di qualità, hotel eccellenti, una scena notturna e musicale di livello internazionale e una frizzante vita culturale. Ma quello che più mi ha colpito di Stoccolma rispetto ad altre capitali europee da me visitate è la sua bellezza semplice e naturale. Una città che vale la pena di visitare almeno una volta ma dove sicuramente si avrà voglia di tornare.
E’ stata fondata oltre 700 anni fa e sorge su 14 isolette che si protendono sul Mar Baltico. D’estate questo arcipelago è un paradiso per gli amanti della vela e delle barche a motore provenienti da tutta la Scandinavia.
Battelli a parte comunque quasi tutti gli splendidi luoghi di interesse di Stoccolma sono raggiungibili a piedi essendo ben collegata con una metropolitana che può essere considerata un opera d’arte con le stazioni oltre che pulitissime caratterizzate da decorazioni coloratissime che coprono le vere e proprie caverne all’interno delle quali corrono veloci dei treni nuovissimi. Un altro modo ideale per visitare la città è sicuramente una gita in battello che noi purtroppo non abbiamo potuto fare per il poco tempo a disposizione.Mi ha colpito la presenza di una pista ciclabile che attraversa praticamente tutta Stoccolma. Un'altra cosa mi ha profondamente colpito in questa mia gita nella capitale Svedese: la dolcezza, la tranquillità e la simpatia dei miei compagni di viaggio , Marco e Francesca. Sono stati molto carini e gentili . Sono stato molto bene con loro e ho passato 4 giorni spensierati che mi hanno fatto veramente arrivare alla maratona in tutta tranquillità. Anche la maratona è bellissima e la bellezza della città viene vista e rivista correndo questa gara che la prestigiosa Ultimate Guide to International Marathon classifica al primo posto tra le maratone internazionali per la bellezza del percorso, l’efficienza dell’organizzazione e per l'essere adatta a chi corre una maratona per la prima volta. La partenza è alle 14 nelle vicinanze dello Stadio Olimpico, il
percorso , lungo il quale si assiepano centinaia di migliaia di spettatori, consiste in due giri attraverso il centro di Stoccolma, in un paesaggio estremamente vario, dai boschi di Djurgarden alle strade cittadine. Si possono ammirare il Palazzo Reale, il Municipio, Teatro dell'Opera e il Parlamento.Buona parte del percorso é lungo il mare. Dal Ponte Vasterbron, unico strappo in salita abbastanza impegnativo con pendenze sino al 5-6% da ripetere due volte, si gode di una spettacolare vista panoramica che abbraccia tutta la città. La finish line é sulla pista dello stadio costruito in occasione dei Giochi Olimpici del 1912, uno stadio famoso per essere stato teatro di più di 80 record del mondo.Per quanto riguarda la mia maratona pensavo peggio I giorni precedenti si è camminato molto e pertanto il mio polpaccio così ha potuto riposare poco e la paura che il dolore patito a Ghilarza potesse ricomparire in gara era tanto. Quindi è stata una gara accorta col desiderio unico di arrivare con l’amico Marco Era che purtroppo nella parte finale ha subito un cedimento dovuto alla approssimativa preparazione. La gara come ho già scritto è su 2 gire e , anche se la prima parte dei due era diversa , mi ha un pò condizionato. Comunque organizzazione perfetta , ristori con tutto il conosciuto per un podista praticamente in continuazione , acqua per rinfrescarsi con docce e vasche dove si poteva passare il cappellino .. E poi ai ristori praticamente solo donne in bichini..non ho visto mai tante così belle donne tutte in una volta sola . Non sono mancati i gruppi musicali che spaziavano dal rock al pop al classico ai cori tipici e così via. Inoltre il gran caldo ha inciso veramente poco, e in alcuni punti essendo praticamente sempre bagnato ho evitato di passare sotto le docce perché a momenti provavo anche del freddo. Un po di paura lo avuta al 37° quando ho sentito il polpaccio indurirsi. A quel punto già pensavo di camminare ma è bastato un rallentamento sino al 39,5° per addolcire la contrattura e riprendere il ritmo con il quale avevo corso la precedente parte della gara.L’ingresso alla Stadio Olimpico e da brividi. Svolta sulla destra e ingresso in pista , in una pista di uno stadio gremito che ti incitava e incitava tutti come fossimo i vincitori .. Ho tolto per un attimo il capellino, ho fatto il segno della croce e ho percorso il giro di pista velocissimo vincendo la mia 22° maratona. E’ la prima volta che arrivo a braccia alzate senza neanche guardare il tempo e senza fermare il cronometro. Avevo vissuto un’altra grande emozione quasi la più forte da quando corro anche se purtroppo avevo superato per la prima volta le 3:30. Pazienza non so se riscenderò sotto quel tempo forse non mi interessa farlo mentre mi interessa continuare a vivere queste emozioni che esulano da tempi e record. I tempi sono di altri facciamoli fare a loro. Concludo con un ringraziamento ad Antonio Bellu che mi rimesso a posto il polpaccio e mi ha permesso di correre e di raccontarvi la mia esperienza svedese. Luigi Mundula

3 commenti:

  1. ... non ti caga mai nessuno...

    Bravo Luigi!!!!

    ps: ma è vero che hai dormito con quello della foto?

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  2. Ho dormito con quellA della foto..................

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  3. Tu sei un DEMONIO,altro che maratoneta.....Voglio vedere se alla numero 23 mi trascini sotto le due ore 30.

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